"Marina, ma come fai a meditare? Io non riesco, non ho tempo da perdere, non riesco a fermare i pensieri, non riesco a stare seduto a gambe incrociate, non so da che parte iniziare, non posso/non voglio, bla bla bla..." Bla. Meditare, per me, è sedersi nel cuore, accoccolarsi morbidamente al suo interno e lì trovare un amico prezioso che è sempre con me: il mio respiro. Lui sa sempre cosa fare, cosa dire, cosa serve e cosa no, cosa tenere e cosa buttare, quando trattenere e quando lasciare andare. E mi basta stare lì, appoggiata tra terra e cielo, che sia in una piccola stanza o all'aperto, che piova o che ci sia il sole, anche solo pochi minuti e lasciar fare a lui. Non c'è bisogno d'altro, non devo sapere o saper fare. Semplicemente sto. Senza sforzo. Nel piacere del sentire, dell'essere, del momento presente. Tutto diventa leggero. E soffice. Gli sguardi scomodi, le parole inutili, i pensieri spigolosi, ossessivi e involontari. Tutto si fa lieve. Non esis...