Knitting, ovvero l'arte di lavorare ai ferri
Nonna, nel senso che generalmente sono le nonne che, non riuscendo a stare con le mani in mano, passano ore e ore a fare lavori manuali, cucinare, cucire, sferruzzare per produrre bavaglini, golfini, cappellini e chi più ne ha più ne metta, per figli e nipoti.
E guarda a caso ho una mamma, che è anche nonna, che è sempre stata una vera e grande esperta del lavoro a maglia (e non solo!) e che, fino a pochi anni fa, prima che si ammalasse di cancro, ha prodotto una quantità enorme di ogni ben di dio, per i suoi nipoti ma anche per la sottoscritta.
In queste giornate strane, in cui ho solo voglia di silenzio, di solitudine, di tana, di fuoco acceso nel caminetto ma avendo anch'io qualche difficoltà a starmene con le mani in mano, mi sono messa a sferruzzare. E ad ogni punto, ad ogni filo gettato sul ferro, mi arriva nitida qualche immagine di me bambina, accanto a mia mamma che con taaaaanta pazienza mi insegnava il dritto e il rovescio (ovvero per gli esperti la maglia rasata), a mettere su i punti e a scalarli per dare forma alla maglia o al cappellino che si voleva ottenere. O a fare le trecce, cosa complicatissima per me, che a malapena sapevo tenere in mano i ferri e che, ogni due per tre, facevo cadere giù tutti i punti, abbandonando il mio progetto e buttando all'aria ore e ore di lavoro.
Grazie mammina! ❤️